Questo post nasce da una mia riflessione, fatta qualche tempo fa, davanti ad un bellissimo piatto di sushi.
Sì, ho utilizzato apposta l’aggettivo bellissimo al posto di aggettivo più adatto per un alimento come ad esempio buonissimo, gustosissimo o appetitosissimo.
Il motivo è molto semplice, perché il sushi è prima di tutto bello da vedere e poi, in un secondo momento, buono da mangiare. E’ una regola fondamentale, dalla quale non si può prescindere, anzi è un obbligo: il sushi deve essere bello.
Vengo adesso alla mia riflessione, che è questa: il sushi è bello perché è colorato.
Hai mai fatto caso a quanti colori ci sono in un piatto di sushi? Certo molto conta anche la bravura del maestro di sushi, ma, diciamocelo, con una simile tavolozza di colori come si fa a non creare qualcosa di bello?
In questo post voglio farti riflettere con me su tutti i colori del sushi, come se fosse un gioco, quel gioco che facevamo da bambini, quando si sceglieva un colore e poi dovevamo guardarci intorno e trovare tutti gli oggetti di quel colore, e alla fine vinceva chi ne aveva trovati di più.
Ecco allora tutti i colori del sushi:
Il bianco e il nero. Cominciamo dai più facili, il bianco del riso e il nero brillante dell’alga nori. Lo Yin e lo Yan della cucina giapponese.
Il verde. Il wasabi è il primo che mi viene in mente, insieme all’avocado e al cetriolo.
Il rosso. E’ il colore inconfondibile della carne del tonno. Un rosso più o meno brillante e intenso a seconda del taglio, è l’anima passionale del sushi.
Rosa. Tenue e delicato, il rosa nel sushi è il colore inconfondibile del salmone. Gustoso e delicato, questo pesce, come il tonno, non può mai mancare all’interno di un vassoio di sushi.
Il giallo. Il colore del sole, della luce e dello zenzero. Fresco e profumato è una macchia gialla su una tavolozza di colori decisi.
Il marrone. Scuro, intenso, a volte tendente al rossiccio, è il colore della salsa di soia, unica in grado di esaltare alla massima potenza il sapore del sushi.
L’arancione. Arancioni sono le uova di pesce volante o di salmone, piccole sfere perfette di colore.
Questi i colori principali. Ci sono poi le sfumature date da alcuni tipi di crostacei e di molluschi come i gamberi e i calamari, dai semi di sesamo mischiati al riso o utilizzati per ricoprirlo, dalle uova utilizzate per preparare delle sottilissime frittate.
Insomma, la tavolozza a disposizione dei maestri del sushi è ricchissima e variopinta, sta alla bravura di questi ultimi, poi disporre tutti i colori del sushi in modo da creare una vera e propria opera d’arte nel piatto.
Articolo a cura di:
Rita Maria Esposito
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