Insoliti, colorati, improbabili, gli snack giapponesi sembrano usciti direttamente da un cartone animato e rappresentano un universo a parte all’interno della complessa cultura culinaria del Sol Levante.
Ho sempre pensato che per comprendere veramente a fondo la cultura di un paese, bisogna iniziare dal cibo e dalla tradizione culinaria.
Il mio primo approccio con la cultura giapponese è stato proprio attraverso il loro cibo, mai stata una grande appassionata di manga, fumetti e cartoni animati, il Giappone l’ho prima assaporato e poi pian piano studiato, approfondito, conosciuto.
Curiosa e golosa per natura, il Giappone e la cucina giapponese sono stati e continuano ad essere per me una fonte di continua scoperta.
Se c’è una cosa che mi ha sempre affascinato del cibo giapponese sono gli snack e in particolare la tendenza dei giapponesi a trasformare qualsiasi cosa in uno spuntino da poter confezionare e mangiare al volo, a volte con risultati molto discutibili.
Non c’è limite a quello che puoi acquistare inserendo una monetina in un distributore automatico di cibi e bevande, i distributori automatici sono una presenza costante per i giapponesi, si trovano ovunque e contengono qualunque cosa.
Si può imparare davvero molto sul Giappone e i giapponesi studiando con attenzione i loro distributori automatici!
Non ti tengo più sulle spine, iniziamo il nostro viaggio negli snack giapponesi più insoliti e improbabili che puoi mangiare in Giappone.
Snack Dolci
Devi sapere che in Giappone trovare degli snack a cioccolato e basta è impossibile, ci sono gli snack di cioccolato alla fragola, di cioccolato al tè verde, di cioccolato all’anguria, giusto per citarne qualcuno.
Tra gli snack al cioccolato più diffusi in Giappone c’è il KitKat che viene realizzato in decine di gusti e colori diversi.
I più caratteristici sono quello al tè verde (verde), quello all’anguria (rosa), quello cheesecake alla fragola, quello alla mela (verde) e addirittura un versione straordinaria alla patata dolce (viola) e una ai fagioli rossi azuki, che ti assicuro è davvero da evitare!
Il kitkat è tanto popolare tra i ragazzi giapponesi perché viene considerato un portafortuna per gli esami.
Il nome kitkat è molto simile ad una frase giapponese che significa “sicuramente vincerai”.
Continuiamo con dolcezza con la “Tokio Banana”, un dolcetto a forma di banana molto popolare tra i turisti che lo acquistano come souvenir da portare a casa.
La Tokio Banana è un dolcetto di pandispagna a forma di banana con un ripieno cremoso a vari gusti, molto caratteristiche sono le decorazioni e soprattutto il modo con cui vengono confezionati, se vai a Tokio non puoi partire senza averla provata.
Si chiamano Pocky e assomigliano ai nostri Mikado e sono dei biscotti a forma di bastoncini ricoperti a metà da cioccolata di vari gusti, ne esistono decine di varianti con gusti e colori diversi. I pocky sono uno degli snack giapponesi più popolari tra i teenagers locali.
Ci sono i pocky alla banana, al tè verde, al mandarino, al melone, ai litchi, ecc. Pensa ad un gusto e probabilmente troverai il pocky corrispondente.
Snack Salati
Passiamo adesso agli snack giapponesi salati e se quelli dolci ti hanno stupito, questi ti lasceranno senza parole, ne ho scelti tre per par condicio.
Cominciamo da quelli che io chiamo i bastoncini di Doraemon poiché sulla confezione è raffigurato il gatto protagonista del famoso cartone animato.
In realtà si chiamano Umaibo e si trovano anche in versione dolce, ma, è in quella salata che danno il meglio di sé. Sono tra gli snack più venduti in Giappone e si trovano al gusto di formaggio, al gusto pizza, takoyaky e salad.
Hanno la forma di bastoncini e la consistenza di patatine al formaggio, se si sceglie il gusto giusto sono abbastanza buoni.
Un capitolo a parte va aperto per le patatine.
In Giappone le patatine fritte confezionate hanno i gusti più diversi, roba da far impallidire le nostre patatine al gusto pizza.
Avresti mai pensato di fare delle patatine al gusto maionese e capesante, ad esempio? I giapponesi sì.
Lo stesso vale per le patatine al wasabi, alle alghe marine, all’umeboshi, al tè verde, al cornetto e anche al caffè. I gusti sono gusti.
Ci sono poi alcuni snack giapponesi molto particolari, che non hanno equivalenti qui da noi, come ad esempio le sfoglie di calamaro essiccato con maionese, i cracker alle alghe, o i calamari fritti al cioccolato.
Tutti rigorosamente confezionati in pacchetti monoporzione pronti per essere consumati.
Quelli che ho appena descritto sono solo una minima parte dell’universo di snack e stuzzichini giapponesi.
Descriverli tutti sarebbe stato impossibile, anche perché ne aggiungono di nuovi ogni giorno.
Articolo a cura di:
Rita Maria Esposito
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